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Mi piace pensare che questo disco, "Il Cavaliere
Azzurro" sia dedicato a me, che in questa stanza l'ho sentito,
studiato e fatto nel caldo del tramonto di luglio 2006.
Mi piace questo disco, mi piace la sua imperfezione, la sua irregolarità,
mi piace pensare di essere io quel cavaliere azzurro sul cavallo bianco
che affronta il dolore e studia il colore. E forse un pò lo sono.
O forse non c'entro niente.
La mia non è presunzione artistica o culturale. Non vi sto a
spiegare cosa sia in realtà il movimento de "Il Cavaliere
Azzurro" o "Der Bluae Reiter" di Marc e Kandinsky perchè
non lo so bene neanche io. Io parlo di ispirazione.
Quando sono venuto a conoscenza di questa parte della storia dell'arte
sono stato colpito dentro, senza che me ne accorgessi, ma in modo indelebile.
Profondamente e silenziosamente. Come i solchi che la pioggia scava
sulla roccia immobile nel tempo. Forse la vicenda del cavaliere azzurro
era dentro di me ma mi era sempre stata nascosta o forse dovevo solo
crescere.
E allora in questa camera passeggera la mia ispirazione ha preso consistenza,
e adesso vi regalo un pezzo della mia vita, per fortuna uno dei piu
belli...
Copertina
front in jpg
Copertina retro in
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Grazie a Lucia che ha suonato la campana tibetana,
Umberto che spacca culi e Chiara che era in giro. Grazie a Cibo, Gianlu,
Goku e Marco. Grazie a Gianca, Miki e Giamma. Grazie ad Ale, Davide,
Santo e al Rimini 86. Grazie a chi mi è stato vicino anche da
lontano, a tutti in panca.org, viserbapictures.com, tafuzzy.com, u2place.com,
qualcosinaparty.com.
Grazie al mondo dell'underground, a Neffa e Sangue Misto, a Fabrizio
Tarducci, a Lord Bean. Grazie a Mr Brace, Late Guest e a Zona mc. Grazie
a Cor veleno, Dashboard confessional e Ludovico Einaudi. Grazie a ingegneri
e architetti amici.
a presto Ra2f.
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